I cornisti Italiani che hanno conquistato gli USA
I cornisti Italiani che hanno conquistato gli USA e che hanno influenzato la scuola americana e i grandi cornisti del '900
Tra tutti questi mestieri vi erano anche molti musicisti tra cui alcuni di loro grandi virtuosi, molti provenienti dalla grande trazione bandistica del sud Italia, in cui soprattutto in quell'epoca il "bel canto" era prerogativa. Infatti verso la seconda metà dell'800 e nel '900 (in molti casi ancora tutt'oggi) le grandi bande del sud Italia nelle varie piazze, eseguivano concerti lirico-sinfonici in cui i solisti (gran parte ottoni) suonavano le arie d'opera più famose imitando davvero, in modo notevole, la voce umana dei cantanti lirici assimilando naturalmente il bel canto che si tramandava da padre in figlio e da maestro a allievo.
Io stesso ricordo durante la mia infanzia molti solisti nelle varie bande (alcuni davvero di notevole bravura) che non avevano studiato in conservatorio ma, nonostante ciò, avevano un bellissimo modo di suonare arie d'opera come "Casta Diva" dalla Norma di Vincenzo Bellini, arie d'opera tratte dalla Traviata, Rigoletto, Tosca, Tourandot ecc. A quei tempi non tutti avevano le possibilità economiche per andare a vedere le rappresentazioni delle opere liriche nei teatri e quindi le bande di paese (molte addirittura comunali, in pianta stabile e stipendiate) suonavano nelle piazze le fantasie d'opera.
Secondo il mio modesto parere, il classico "Sing and Wind" che abbiamo letto nei più importanti metodi americani ha tratto molto da questa "scuola" tramandata dai nostri avi che si trasferirono in America.
Facendo delle ricerche e avendo qualche metodo ho "scovato" questi cornisti Italiani emigrati negli Stati Uniti che hanno fatto la storia del corno negli Usa e sfornato numerosi allievi:
PELLEGRINO LECCE
Nato a Cicciano in provincia di Napoli. Studiò al Conservatorio di Napoli con Eduardo De Angelis 1908-1912. Emigrato a New York nel 1912 diventò primo corno della Mancini Opera Company per il tour in Sud America nell'estate del 1914 e 1915. Fu primo Corno della Russian Symphony Orchestra di New York 1915-1917. Corno principale della Saint Louis Symphony 1919-1927, radio NBC Staff Orchestra - Chicago Symphony alla fine degli anni '30, Saint Louis Symphony, Metropolitan Opera Orchestra alla fine degli anni '40.
Mentre si trovava a Chicago come primo corno della Chicago Symphiny Orchestra, Pellegrino Lecce collaborava con la Chicago Civic Orchestra (l'orchestra di formazione della Chicago Symphony) e fu l'insegnante di Philip Farkas e Frank Brouk, entrambi in seguito diventarono i primi corni della Chicago Symphony. Dopo la seconda guerra mondiale ha suonato negli studi della MGM, tra l'altro per il film del 1946 "Till the Clouds Roll By" in italiano "Nuvole Passeggere" su Jerome Kern. Morì a St. Louis (MO) nel 1989
Purtroppo non ho trovato sue registrazioni ma sicuramente nelle registrazioni degli anni '30 della CSO potremmo trovare qualche suo assolo. Un'informazione che ho scovato su di lui è una dichiarazione che fece Philip Farkas sui suoi insegnanti tra cui Pellegrino Lecce, il quale gli trasmise l'abitudine dello studio del corno in FA almeno una volta al giorno. Come ben sappiamo il 90% del metodo Farkas si basa sul corno in fa. Spero un giorno di riuscire ad ascoltare qualcosa del maestro Pellegrino Lecce, l'unica registrazione sicura che ho trovato su di lui è questa colonna sonora del film della MGM del 1946:
ALBERT STAGLIANO
James Stagliano nacque in Calabria a Catanzaro il 7 Gennaio 1912, era meglio conosciuto per il suo stile espressivo e il suo grande registro acuto, e fu il primo cornista a registrare musica barocca di Steinmetz, Barsanti, Handel e Telemann. Per un certo periodo ha detenuto il record per la nota più acuta registrata con questo strumento. Fu un grande musicista lirico e veramente rappresentativo dello stile cantabile che gli fu insegnato dai bravi musicisti italiani di quel periodo.
Emigrato negli Stati Uniti da bambino. Ha imparato prima il pianoforte, poi ha studiato corno con suo zio. Anche suo padre, un trombettista, fu per lui un insegnante. All'età di 16 anni, Stagliano si unì alla Detroit Symphony come assistente di suo zio. Si è trasferito alla St. Louis Symphony come corno principale, poi nel 1936 a Los Angeles, dove ha suonato nella Los Angeles Philharmonic fino al 1944 ed è diventato un protagonista negli studi di registrazione, in particolare nei Fox Studios. Tra le sue partecipazioni nelle colonne sonore cinematografiche si possono citare "Via col Vento" e "Fantasia".
Lasciò Los Angeles per suonare nella Cleveland Orchestra (sostituendo Farkas) diretta da Leinsdorf, ma dopo un anno fu convinto da Koussevitzky ad unirsi alla Boston Symphony, dove rimase per un lungo periodo dal 1947 al 1973. Fondò la Boston Records per la quale lui e i suoi colleghi della Boston Symphony registrarono una serie di opere innovative (come la Serenata per tenore, corno e archi di Britten). e, con Sarah Caldwell, fondò la Compagnia dell'Opera di Boston.
Stagliano ha avuto molto successo e ha influenzato molti musicisti attraverso le sue registrazioni e trasmissioni, sebbene le sue registrazioni soffrano di tecniche di registrazione primitive.
Era un musicista di grande talento naturale e aveva pochi studenti, ma ha trasmesso molti consigli tra cui quello di alzarsi in piedi durante lo studio e come approcciarsi sul corno in modo naturale e rilassato. Secondo lui il miglior suono del corno è quello a "riposo", con il quale intendeva dire che bisogna assaporare ogni suono al massimo, evitando qualsiasi senso di urgenza e stress. Si rifiutava di lasciarsi infastidire da performances scadenti e raccomandava di rilassarsi quando si stava lontani dal corno. Aveva anche un grande senso dell'umorismo e una reputazione per il buon vivere, che molti apprezzavano. Milan Yancich raccontò la storia di "Jimmy" Stagliano sottoposto a un triplo intervento di bypass coronarico. Poco prima dell'anestesia, il chirurgo ha informato Stagliano che nonostante si trattasse di una procedura molto intensa e difficile, l'aveva eseguita molte volte e non si doveva preoccupare. Stagliano rispose: "...Dottore, finché non devi suonare l'Oberon, non sai cosa vuol dire preoccuparsi...".
Stagliano ha suonato un corno doppio Alexander per quasi tutto tranne Bach, per il quale ha usato un corno Kruspe singolo in fa acuto. È stato eletto membro onorario dell'IHS nel 1981.
James Stagliano morì a Boynton Beach (vicino a Boca Raton), in Florida, nell'aprile 1987.
Qui potrete sentire in questo video l'audio dei suoi due dischi di musica per corno e pianoforte, nonostante la scarsa qualità audio dell'epoca ritengo che era davvero un grandissimo esecutore, ho ascoltato una delle più belle versioni della sonata di Beethoven davvero di altissimo livello da cui c'è tanto da imparare e un Adagio und Allegro strepitoso, ecco gli audio:
LORENZO SANSONE
1881-1975
Lorenzo Sansone è noto a molti suonatori di corno per le sue pubblicazioni e per i suoi innovativi progetti di apparecchiature, in particolare il corno a cinque valvole in si bemolle. Era anche molto apprezzato come orchestrale e insegnante.
Sansone nacque nel 1881 in Puglia a Monte Sant'Angelo in provincia di Foggia. Nonostante la disapprovazione di suo padre, Sansone iniziò a suonare il flicorno nella banda cittadina all'età di 10 anni. A 13 anni fu assunto da una banda in un'altra città per suonare il corno e suonò anche nell'orchestra cittadina. Poiché nessun insegnante di corno viveva nella zona, studiò da autodidatta, ed era orgoglioso di questo.
Nel 1903 Sansone emigrò negli Stati Uniti e iniziò a suonare nella Chiafferelli Italian Band. Dopo tre anni diventa direttore della Banda cittadina di Ventura (CA). Ha arrangiato, modificato e composto musica per quella band e ha insegnato vari strumenti a Oxnard, in California.
La carriera orchestrale di Sansone includeva praticamente tutte le maggiori orchestre degli Stati Uniti nella prima metà del XX secolo (alcune ora chiuse): Los Angeles Symphony, Denver Symphony (1909-1910), St. Paul Symphony (1910-1911), St. Louis Symphony (1912-1915), Chicago Symphony (estate del 1914), Cincinnati Symphony (1915-1918), Detroit Symphony (1918-1919), New York Symphony (1920-1922), Beethoven Symphony (1927), National Broadcasting Orchestra (1929), Metropolitan Opera (1931-1933).
Sansone insegnò alla facoltà della Juilliard School dal 1921 al 1946, dove insegnò a quasi 300 studenti. Insegnò anche privatamente nel suo negozio e poi a casa sua. Diceva spesso: "Sei tu il tuo miglior insegnante". Ha insegnato principalmente dai suoi libri di metodo e ha insegnato l'apprendimento del trasporto attraverso le chiavi piuttosto che attraverso gli intervalli. Suonava spesso per i suoi studenti per illustrare le sue idee. Sansone ha pubblicato studi, due libri di metodo, edizioni di repertorio standard e letteratura musicale per corno francese con schizzi biografici dei compositori. Southern Music ha rilevato le sue pubblicazioni. Ha pubblicato una serie di articoli su The International Musician nei primi anni '40.
Sansone suonò un corno doppio Kruspe per 11 anni, ma passò a un corno in si bemolle a cinque valvole nel 1914, mentre suonava a St. Louis, e rimase con il corno in si bemolle per il resto della sua carriera. I corni sono stati prodotti secondo le specifiche di Sansone da Wunderlich a Chicago dal 1914, da Kruspe dal 1916 e infine, dal 1954, da Sansone nel suo negozio. Dopo il 1954 ha prodotto il corno in si bemolle a cinque valvole, altri ottoni e strumenti a fiato, bocchini (metallo e leucite), strumenti ad ancia e sordine. Suo figlio Lawrence, che era anche un suonatore di corno professionista, alla fine ha rilevato l'attività.
il modello di corno a cinque valvole di Lorenzo Sansone:
Sansone è stato eletto membro onorario dell'IHS nel 1971. Morì nel 1975.
Purtroppo neanche del M° Sansone ho trovato registrazioni ma a casa ho un suo metodo che acquistai a Boston nel 2000 molto interessante della Southern Music, una raccolta di studi suoi, esercizi giornalieri, anche di altri compositori tra cui O.Franz, Belloli ecc, passi d'Orchestra tra i più famosi, i più importanti concerti per corno con le sue revisioni e i concerti per corno composti da lui. Davvero un gran libro.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto. L'Italia ha sfornato tanti talenti che hanno diffuso il loro sapere e il loro talento, la loro italianità in tutto il mondo influenzando molto i grandi esecutori. Spesso rifletto sul fatto che molti italiani (basterebbe andare a guardare i cognomi di origine italiana dei più grandi musicisti di strumenti ad ottone delle grandi orchestre americane durante lo scorso secolo) hanno davvero influenzato la grande scuola americana. Poi negli ultimi anni molti Italiani sono andati negli States a studiare per farsi dire ciò che molti dei nostri avi avevano insegnato a loro...è davvero pazzesco come tutto cambia.
Al prossimo articolo.
Angelo Bonaccorso
(3° corno presso l'Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, Docente di corno presso il Conservatorio V.Bellini di Catania e Rapressentante Italiano della IHS)
Grazie per questo contributo !
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