I cornisti Italiani che hanno conquistato gli USA

 

I cornisti Italiani che hanno conquistato gli USA e che hanno influenzato la scuola americana e i grandi cornisti del '900 



In questo articolo vorrei parlarvi di alcuni grandi cornisti che nei primi anni del  '900 emigrarono negli States come molti nostri connazionali in cerca di fortuna. 
Molti di loro, i più fortunati, riuscivano a fare ciò che avevano imparato nella loro terra natia, ovviamente non parlo solo di attività musicali, ma anche nel campo della ristorazione, edilizia ecc...

Tra tutti questi mestieri vi erano anche molti musicisti tra cui alcuni di loro grandi virtuosi, molti provenienti dalla grande trazione bandistica del sud Italia, in cui soprattutto in quell'epoca il "bel canto" era prerogativa. Infatti verso la seconda metà dell'800 e nel '900 (in molti casi ancora tutt'oggi) le grandi bande del sud Italia nelle varie piazze, eseguivano concerti lirico-sinfonici in cui i solisti (gran parte ottoni) suonavano le arie d'opera più famose imitando davvero, in modo notevole, la voce umana dei cantanti lirici assimilando naturalmente il bel canto che si tramandava da padre in figlio e da maestro a allievo. 

Io stesso ricordo durante la mia infanzia molti solisti nelle varie bande (alcuni davvero di notevole bravura) che non avevano studiato in conservatorio ma, nonostante ciò, avevano un bellissimo modo di suonare arie d'opera come "Casta Diva" dalla Norma di Vincenzo Bellini, arie d'opera tratte dalla Traviata, Rigoletto, Tosca, Tourandot ecc. A quei tempi non tutti avevano le possibilità economiche per andare a vedere le rappresentazioni delle opere liriche nei teatri e quindi le bande di paese (molte addirittura comunali, in pianta stabile e stipendiate) suonavano nelle piazze le fantasie d'opera.

Secondo il mio modesto parere, il classico "Sing and Wind" che abbiamo letto nei più importanti metodi americani ha tratto molto da questa "scuola" tramandata dai nostri avi che si trasferirono in America.

Facendo delle ricerche e avendo qualche metodo ho "scovato" questi cornisti Italiani emigrati negli Stati Uniti che hanno fatto la storia del corno negli Usa e sfornato numerosi allievi:


PELLEGRINO LECCE


1886 - 1989

Nato a Cicciano in provincia di Napoli. Studiò al Conservatorio di Napoli con Eduardo De Angelis 1908-1912. Emigrato a New York nel 1912 diventò primo corno della Mancini Opera Company per il tour in Sud America nell'estate del 1914 e 1915. Fu primo Corno  della Russian Symphony Orchestra di New York 1915-1917. Corno principale della Saint Louis Symphony 1919-1927, radio NBC Staff Orchestra - Chicago Symphony alla fine degli anni '30, Saint Louis Symphony, Metropolitan Opera Orchestra alla fine degli anni '40.

Mentre si trovava a Chicago come primo corno della Chicago Symphiny Orchestra, Pellegrino Lecce collaborava con la Chicago Civic Orchestra (l'orchestra di formazione della Chicago Symphony) e fu l'insegnante di Philip Farkas e Frank Brouk, entrambi in seguito diventarono i primi corni della Chicago Symphony. Dopo la seconda guerra mondiale ha suonato negli studi della MGM, tra l'altro per il film del 1946 "Till the Clouds Roll By" in italiano "Nuvole Passeggere" su Jerome Kern. Morì a St. Louis (MO) nel 1989

Purtroppo non ho trovato sue registrazioni ma sicuramente nelle registrazioni degli anni '30 della CSO potremmo trovare qualche suo assolo. Un'informazione che ho scovato su di lui è una dichiarazione che fece Philip Farkas sui suoi insegnanti tra cui Pellegrino Lecce, il quale gli trasmise l'abitudine dello studio del corno in FA almeno una volta al giorno. Come ben sappiamo il 90% del metodo Farkas si basa sul corno in fa. Spero un giorno di riuscire ad ascoltare qualcosa del maestro Pellegrino Lecce, l'unica registrazione sicura che ho trovato su di lui è questa colonna sonora del film della MGM del 1946:




ALBERT STAGLIANO


1893-1947

Vincenzo Stagliano (nome originale) nacque in Calabria a Chiaravalle Centrale in provincia di Catanzaro, il 7 maggio 1893. Lui e suo fratello, Giuseppe, arrivarono negli Stati Uniti sulla nave "Re D'Italia" il 2 novembre 1910. Qualche tempo dopo il suo arrivo, assunse il nome professionale James Albert Stagliano. Appare per la prima volta con la Detroit Symphony Orchestra per la stagione 1919-1920 come "Stagliano, J. A." Nel 1933, il sig. Stagliano presentò una richiesta per diventare cittadino naturalizzato degli Stati Uniti, seguita da una petizione per la naturalizzazione nel 1936. Gli fu concessa la cittadinanza statunitense un anno dopo, momento in cui presentò anche una petizione alla corte per cambiare formalmente il suo nome da Vincenzo ad Albert Stagliano. Mentre era a Detroit, il sig. Stagliano aveva un appartamento nei Santa Fe Apartments di nuova costruzione, a pochi passi dall'Orchestra Hall, e allo stesso tempo possedeva anche una casa nel Lochmoor Village (ora Village of Grosse Pointe Woods) nella periferia di Detroit. Non vi è alcuna indicazione in cui si dimostri che sia mai stato sposato e non abbia avuto figli. Il 10 luglio 1947 intendeva salpare da Southampton, in Inghilterra, sulla S.S. Queen Elizabeth, per tornare a casa sua al 70 Lido Blvd., Lido Beach, New York. Il suo nome, tuttavia, è stato cancellato dal manifesto dei passeggeri delle navi.  Ecco la carriera professionale del Sig. Stagliano:

Nel 1919 Stagliano entrò a far parte della Detroit Symphony Orchestra come quinto corno mentre nello stesso anno Bruno Jaenicke (1887-1946) entrò a far parte della sezione come primo corno. Per la stagione 1921-22 Mr. Stagliano divenne corno solista alternandosi con Mr. Jaenicke. L'11 maggio 1922, fu presentato alla radio WCX, in un concerto con con Theordore Yeschke, flauto, Maurice Warner, violino e Dirk Van Emmerich, pianoforte. Il Detroit Free Press ha così recensito la performance di Stagliano: "Per la prima volta il corno francese, suonato da Stagliano, è stato ascoltato alla radio. Questo strumento non è spesso utilizzato per lavori solistici anche sul palcoscenico ed è stata come una deliziosa sorpresa per gli ascoltatori. Stagliano è uno dei pochi solisti di corno francese in America e suona lo strumento con abilità. ... il M. Stagliano suonò un assolo di corno francese , un'aria di Sinigaglia, che fece tintinnare i telefoni del Reparto Radio con domande sull'identità del suonatore di questo strumento."

Le due stagioni successive c'è stato un turnover di  co-principal. Il signor Jaenicke si trasferì alla New York Philharmonic e fu sostituito da Arkadia Yegudkin (1884-1956), e poi per la stagione 1923-24 Otto Berndt da Berlino sostituì il signor Yegudkin. Nel 1924 la sezione fu ridotta a quattro esecutori con il Sig. Stagliano come corno solista. Rimase in quella posizione per tutta la stagione 1935-36. (Dal 1919 fino alla stagione 1927-28 è elencato nei programmi DSO come "Stagliano, J.", poi nel 1928 come "Stagliano, A." (presumibilmente per distinguersi dal nipote, James Stagliano), e infine nel 1931 come "Stagliano, Albert".) Allo stesso tempo ha anche lavorato come corno principale nella prima orchestra radiofonica conosciuta negli Stati Uniti, la Detroit News Orchestra, creata dall'omonimo giornale.
Per la stagione 1936/37 Stagliano si trasferì alla Cleveland Symphony Orchestra come primo corno, dove fu subito notato nel suo primo concerto  dal recensore Herbert Elwell del Cleveland Plain Dealer (23 ottobre 1936): "A proposito , l'ottimo lavoro svolto dal nuovo primo corno, Albert Stagliano, non va senza menzione." Il programma diretto da Artur Rodzinski comprendeva il "Preludio e morte d'amore" dal "Tristano e Isotta" di Wagner e la Prima Sinfonia del giovane compositore sovietico Shostakovich.
Dopo una sola stagione a Cleveland, il sig. Stagliano è stato selezionato per essere il primo corno della neonata NBC Orchestra diretta da Arturo Toscanini per la sua stagione inaugurale (1937/38). Nel 1939 tornò alla Detroit Symphony Orchestra ancora una volta come corno principale, rimanendo per le tre stagioni successive. Quindi, secondo una fonte, il signor Stagliano è tornato alla NBC Symphony per le stagioni dal 1943/44 al 1945/46 mentre Arthur Berv prestava servizio nella United States Air Force Band.

Albert Stagliano era lo zio e l'insegnante di James Stagliano (1912-1987), che divenne corno principale della Boston Symphony Orchestra e noto solista del corno. All'età di 16 anni, James si unì alla Detroit Symphony Orchestra come assistente principale di suo zio.

Purtroppo anche in questo caso non ho trovato sue esecuzioni ma solo una registrazione di un concerto sinfonico con la NBC con Arturo Toscanini.



JAMES STAGLIANO



1912-1987

James Stagliano nacque in Calabria a Catanzaro il 7 Gennaio 1912, era meglio conosciuto per il suo stile espressivo e il suo grande registro acuto, e fu il primo cornista a registrare musica  barocca di Steinmetz, Barsanti, Handel e Telemann. Per un certo periodo ha detenuto il record per la nota più acuta registrata con questo strumento. Fu un grande musicista lirico e veramente rappresentativo dello stile cantabile che gli fu insegnato dai bravi musicisti italiani di quel periodo.

Emigrato negli Stati Uniti da bambino. Ha imparato prima il pianoforte, poi ha studiato corno con suo zio. Anche suo padre, un trombettista, fu per lui un insegnante. All'età di 16 anni, Stagliano si unì alla Detroit Symphony come assistente di suo zio. Si è trasferito alla St. Louis Symphony come corno principale, poi nel 1936 a Los Angeles, dove ha suonato nella Los Angeles Philharmonic fino al 1944 ed è diventato un protagonista negli studi di registrazione, in particolare nei Fox Studios. Tra le sue partecipazioni nelle colonne sonore  cinematografiche si possono citare "Via col Vento" e "Fantasia".

Lasciò Los Angeles per suonare nella Cleveland Orchestra (sostituendo Farkas) diretta da Leinsdorf, ma dopo un anno fu convinto da Koussevitzky ad unirsi alla Boston Symphony, dove rimase per un lungo periodo dal 1947 al 1973. Fondò la Boston Records per la quale lui e i suoi colleghi della Boston Symphony registrarono una serie di opere innovative (come la Serenata per tenore, corno e archi di Britten). e, con Sarah Caldwell, fondò la Compagnia dell'Opera di Boston.

Stagliano ha avuto molto successo e ha influenzato molti musicisti attraverso le sue registrazioni e trasmissioni, sebbene le sue registrazioni soffrano di tecniche di registrazione primitive.

Era un musicista di grande talento naturale e aveva pochi studenti, ma ha trasmesso molti consigli tra cui quello di alzarsi in piedi durante lo studio e come approcciarsi sul corno in modo naturale e rilassato. Secondo lui il miglior suono del corno è quello a "riposo", con il quale intendeva dire che bisogna assaporare ogni suono al massimo, evitando qualsiasi senso di urgenza e stress. Si rifiutava di lasciarsi infastidire da performances scadenti e raccomandava di rilassarsi quando si stava lontani dal corno. Aveva anche un grande senso dell'umorismo e una reputazione per il buon vivere, che molti apprezzavano. Milan Yancich raccontò la storia di "Jimmy" Stagliano sottoposto a un triplo intervento di bypass coronarico. Poco prima dell'anestesia, il chirurgo ha informato Stagliano che nonostante si trattasse di una procedura molto intensa e difficile, l'aveva eseguita molte volte e non si doveva preoccupare. Stagliano rispose: "...Dottore, finché non devi suonare l'Oberon, non sai cosa vuol dire preoccuparsi...".

Stagliano ha suonato un corno doppio Alexander per quasi tutto tranne Bach, per il quale ha usato un corno Kruspe singolo in fa acuto. È stato eletto membro onorario dell'IHS nel 1981.

James Stagliano morì a Boynton Beach (vicino a Boca Raton), in Florida, nell'aprile 1987.

Qui potrete sentire in questo video l'audio dei suoi due dischi di musica per corno e pianoforte, nonostante la scarsa qualità audio dell'epoca ritengo che era davvero un grandissimo esecutore, ho ascoltato una delle più belle versioni della sonata di Beethoven davvero di altissimo livello da cui c'è tanto da imparare e un Adagio und Allegro strepitoso, ecco gli audio:





LORENZO SANSONE


1881-1975

Lorenzo Sansone è noto a molti suonatori di corno per le sue pubblicazioni e per i suoi innovativi progetti di apparecchiature, in particolare il corno a cinque valvole in si bemolle. Era anche molto apprezzato come orchestrale e insegnante.

Sansone nacque nel 1881 in Puglia a Monte Sant'Angelo in provincia di Foggia. Nonostante la disapprovazione di suo padre, Sansone iniziò a suonare il flicorno nella banda cittadina all'età di 10 anni. A 13 anni fu assunto da una banda in un'altra città per suonare il corno e suonò anche nell'orchestra cittadina. Poiché nessun insegnante di corno viveva nella zona, studiò da autodidatta, ed era orgoglioso di questo.

Nel 1903 Sansone emigrò negli Stati Uniti e iniziò a suonare nella Chiafferelli Italian Band. Dopo tre anni diventa direttore della Banda cittadina di Ventura (CA). Ha arrangiato, modificato e composto musica per quella band e ha insegnato vari strumenti a Oxnard, in California.

La carriera orchestrale di Sansone includeva praticamente tutte le maggiori orchestre degli Stati Uniti nella prima metà del XX secolo (alcune ora chiuse): Los Angeles Symphony, Denver Symphony (1909-1910), St. Paul Symphony (1910-1911), St. Louis Symphony (1912-1915), Chicago Symphony (estate del 1914), Cincinnati Symphony (1915-1918), Detroit Symphony (1918-1919), New York Symphony (1920-1922), Beethoven Symphony (1927), National Broadcasting Orchestra (1929), Metropolitan Opera (1931-1933).

Sansone insegnò alla facoltà della Juilliard School dal 1921 al 1946, dove insegnò a quasi 300 studenti. Insegnò anche privatamente nel suo negozio e poi a casa sua. Diceva spesso: "Sei tu il tuo miglior insegnante". Ha insegnato principalmente dai suoi libri di metodo e ha insegnato l'apprendimento del trasporto attraverso le chiavi piuttosto che attraverso gli intervalli. Suonava spesso per i suoi studenti per illustrare le sue idee. Sansone ha pubblicato studi, due libri di metodo, edizioni di repertorio standard e letteratura musicale per corno francese con schizzi biografici dei compositori. Southern Music ha rilevato le sue pubblicazioni. Ha pubblicato una serie di articoli su The International Musician nei primi anni '40.

Sansone suonò un corno doppio Kruspe per 11 anni, ma passò a un corno in si bemolle a cinque valvole nel 1914, mentre suonava a St. Louis, e rimase con il corno in si bemolle per il resto della sua carriera. I corni sono stati prodotti secondo le specifiche di Sansone da Wunderlich a Chicago dal 1914, da Kruspe dal 1916 e infine, dal 1954, da Sansone nel suo negozio. Dopo il 1954 ha prodotto il corno in si bemolle a cinque valvole, altri ottoni e strumenti a fiato, bocchini (metallo e leucite), strumenti ad ancia e sordine. Suo figlio Lawrence, che era anche un suonatore di corno professionista, alla fine ha rilevato l'attività.

il modello di corno a cinque valvole di Lorenzo Sansone:


Sansone progettò questo modello nel 1912 e lo suonò per il resto della sua vita. È in Sib con cinque valvole ed è interamente realizzato in alpacca ad eccezione dell'impugnatura in ottone.
La valvola al pollice corrisponde al corno in La per i suoni chiusi. Il quarto dito controlla una valvola che trasforma lo strumento in Fa (compensato). Era ed è un'alternativa molto popolare ai corni doppi completi e può essere utilizzata per suonare la stessa letteratura senza perdere la qualità del suono.

Sansone è stato eletto membro onorario dell'IHS nel 1971. Morì nel 1975.

Purtroppo neanche del M° Sansone ho trovato registrazioni ma a casa ho un suo metodo che acquistai a Boston nel 2000 molto interessante della Southern Music, una raccolta di studi suoi, esercizi giornalieri, anche di altri compositori tra cui O.Franz, Belloli ecc, passi d'Orchestra tra i più famosi, i più importanti concerti per corno con le sue revisioni e i concerti per corno composti da lui. Davvero un gran libro.


Spero che questo articolo vi sia piaciuto. L'Italia ha sfornato tanti talenti che hanno diffuso il loro sapere e il loro talento, la loro italianità in tutto il mondo influenzando molto i grandi esecutori. Spesso rifletto sul fatto che molti italiani (basterebbe andare a guardare i cognomi di origine italiana dei più grandi musicisti di strumenti ad ottone delle grandi orchestre americane durante lo scorso secolo) hanno davvero influenzato la grande scuola americana. Poi negli ultimi anni molti Italiani sono andati negli States a studiare per farsi dire ciò che molti dei nostri avi avevano insegnato a loro...è davvero pazzesco come tutto cambia.

Al prossimo articolo.


Angelo Bonaccorso

(3° corno presso l'Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, Docente di corno presso il Conservatorio V.Bellini di Catania e Rapressentante Italiano della IHS)


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